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Tutto era pienezza, abbondanza, ricchezza e varietà di forme, ma lei sapeva che tanta profusione era un equilibrio, perché ogni pianta, dalla minuscola alla grande, occupa un suo spazio in estensione come in altezza, e il frutto della competizione, per lo spazio e la luce, è appunto equilibrio. Si sentiva parte di tutto questo, provava l'esaltante sensazione di occupare il suo giusto posto, di essere partecipe dell'equilibrio e dell'abbondanza ed era una sensazione singolare per lei, che più spesso si sentiva inadeguata o insoddisfatta, se non proprio infelice. Una ricerca iniziata per impulso, la primavera sarda come regalo inatteso, una comunità che ignora la propria saggezza perché non catalogata con il metro della scienza. In questo modo Ina compirà una serie di incontri, passi e gesti che cambieranno la sua vita.
